Dopo aver vestito i panni di un minion malvagio in Wunderling, è la volta di WarriOrb, un platform “Souls like” dove impersonerete un demone intrappolato in un corpo quanto mai buffo che si ritroverà a ad affrontare sfide in alcuni casi proibitive.
Il gioco, sviluppato dallo studio Not Yet è praticamente accessibile a tutti, con requisiti di base non troppo esigenti e la possibilità di essere acquistato sulla piattaforma Steam.
WarriOrb parte con un malinteso: come accennato vestirete i panni di un demone “palla” evocato per sbaglio da un mago, con l’intento di aiutare la propria figlia. L’ambiente di gioco sarà costellato di riferimenti fantasy, tutti rivisitati in chiave cupa.
Il mondo in cui vi troverete a muovere i primi – difficili – passi, sarà infatti devastato da una terribile calamità: l’atmosfera tetra a 360° riuscirà comunque a farvi immergere a pieno nel gioco, grazie anche alla cura dei dettagli e dei paesaggi (che pecca solo in pochi casi). Dopo i primi dissidi scenderete a patti con il mago che vi ha erroneamente evocati e quindi vi sarà chiesto di compiere alcune missioni per poter essere nuovamente liberi.
Si tratta a tutti gli effetti di un gioco con dinamiche da platform 2D e, tra le peculiarità che vi rimarranno impresse, durante le ore di gioco di WarriOrb, c’è proprio la difficoltà nell’affrontare il gameplay, sin dai primi passi, che si arricchirà man mano con nuove funzionalità ed abilità, come l’utilizzo di armi.
Proprio come il mini demone non si troverà a proprio agio nei panni di una buffa palla, voi farete altrettanto con i comandi: nelle prime battute incontrerete molte difficoltà nel controllare il personaggio e dosarne i movimenti.
Un gameplay dunque avvincente e basato principalmente su deduzioni logiche, nel quale vi ritroverete – quindi – ad affrontare temibili boss ed a risolvere tantissimi rompicapo, il tutto condito dalla difficoltà di base nel padroneggiare le movenze del WarriOrb.
Se dovessimo basarci sulla bontà del gameplay, WarriOrb sarebbe promosso a pieni voti, dal momento che è in grado di proporci boss fight mai scontati ed un coinvolgimento importante nelle parti platform/adventure.
Grafica e colonna sonora contribuiscono senza dubbio a rendere WarriOrb un platform piacevole. Se da un lato la grafica – seppur coinvolgente – presenta alcuni limiti (o errori), la colonna sonora contribuisce a “mettere una pezza a colori”.
Come anticipato, infatti, pur se accattivante, la grafica presenta alcune sbavature come dettagli troppo curati rispetto ad altri (o viceversa, volendo vedere il bicchiere mezzo vuoto).
Al contrario invece l’esperienza sonora è appagante, coinvolgente e contribuisce senza dubbio ad elevare l’esperienza utente ed il feedback di gioco.
Senza troppi giri di parole, WarriOrb potrà catturare l’attenzione di una fetta ben definita di pubblico: tutti coloro che non si lasciano scoraggiare da morti ripetute (e ripetute).
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